La Storia di Trappeto

Trappeto (un tempo Trappetum) è un comune italiano della provincia di Palermo, con circa 3.000 abitanti ha una superficie di 4,19 km². Situato sulla costa nel Golfo di Castellammare, comprende le seguenti frazioni: Badiella, Ciammarita, Crocevanella, Piano Inferno, Piano Inferno Marina, Puma, Salvina, San Cataldo.

Trappetum sorge intorno al 1300 nella selva Partenia di Federico II d’Aragona. Nel 1600 il barone Pietro Miceli di San Lorenzo fece costruire la chiesa dell’Annunziata a fianco della quale vennero costruite le prime abitazioni, decise di affidare le sue terre ai contadini cosi il paese ormai abbandonato dai suoi abitanti venne così ripopolato dai contadini che si dedicarono alla produzione di lino e poi in seguito di vino e olio. nel 1820 venne annesso al comune di Balestrate e nel 1954 ottenne l’indipendenza divenendo cosi un Comune autonomo.

Intorno al 1829 in onore di Maria Santissima Annunziata cominciò la tradizione dell’antica festa per le vie del paese portando la statua della Madonna in una processione che proseguiva poi a mare sulle barche e ancora oggi avviene ogni 15 Agosto.

Per la presenza di un opificio nel quale veniva estratto e raffinato lo zucchero di cannamela il paese prese il nome di Trappetum Cannamelorum, accanto all’opificio, venne eretta una torre di avvistamento fortificata con caratteristiche arabo-normanne.

Trappeto è famosa anche per l’opera sociale e culturale che qui svolse Danilo Dolci nel 1952 con la realizzazione del Centro Studi Borgo di Dio.